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Con questo articolo analizziamo le possibilità di difendere noi stessi e i nostri cari dai danni devastanti di una gravissima patologia invalidante, la sclerosi multipla, per la quale, almeno al momento, non esiste una cura definitiva

Per fare questo, mi avvalgo di un fondamentale studio scientifico dell’Università della Tasmania in Australia (utas.edu.au), le cui evidenze, tuttora valide anche se sono passati dieci anni dalla sua prima pubblicazione, ci fanno ben sperare per una sempre maggiore aggressione medico-scientifica contro la malattia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Annals of Neurology e un suo estratto è consultabile direttamente sul sito dell’università, in lingua inglese, all’indirizzo https://www.menzies.utas.edu.au/news-and-events/media-releases/2011/higher-vitamin-d-levels-associated-with-lower-relapse-risk-in-ms.

La vitamina D può ridurre la frequenza degli attacchi di sclerosi multipla. Gli scienziati che hanno pubblicato lo studio hanno esaminato i livelli di vitamina D in 200 pazienti con sclerosi multipla e hanno osservato che più alti erano i livelli, minore era il numero di attacchi, e quindi la probabilità di ricadute. La vitamina D contenuta nel sangue può diminuire anche il rischio di ammalarsi di sclerosi multipla fino al 62%.

E’ stato osservato che, con l’aumento della concentrazione di vitamina D nel sangue, diminuisce il rischio di sclerosi multipla. Il rischio si riduce del 41% per ogni 50 unità per litro in più di vitamina D nel sangue. I ricercatori hanno esaminato i dati di due grandi studi durati rispettivamente venti e dieci anni. Sono state esaminate le diete e l’utilizzo di multivitaminici da parte di 187.563 donne. Di queste, 173 hanno sviluppato la MS nel corso dello studio. Le pazienti sono state divise in gruppi a seconda del loro uso di vitamina D. Quelle con il maggior consumo di vitamina (400IU o più al giorno) avevano il 40 per cento di probabilità in meno di sviluppare la malattia in confronto a coloro che non assumevano alcun supplemento vitaminico.

Una carenza di vitamina D, in particolar modo nel periodo della gravidanza, potrebbe aumentare il rischio di sclerosi multipla nel futuro nascituro. Inoltre, i risultati di uno studio condotto in Canada e Regno Unito hanno concluso che un’assunzione adeguata di vitamina D durante la gestazione, e nei primi anni di vita dei bambini, può prevenire la comparsa della sclerosi multipla. Uno studio più recente ha evidenziato come il meccanismo d’azione con cui la vitamina D esercita un effetto positivo nei confronti della sclerosi multipla sembra essere legato ad un effetto diretto sulla maturazione e differenziazione delle cellule dendritiche.

La vitamina D è inoltre un pro ormone importante per la protezione delle ossa, per il metabolismo e l’assorbimento di fosforo e di calcio. Alcuni studi clinici ed epidemiologici suggeriscono che possa giocare un ruolo significativo nella patogenesi, progressione e terapia per il cancro.
Pazienti con livelli esigui di vitamina D presentano un rischio più elevato di tumori. Negli studi sono stati misurati i livelli nel sangue di vitamina D e anche di 25 (OH) colecalciferolo, un metabolita della vitamina D. In uno studio epidemiologico, condotto in oltre 40000 pazienti, un aumento del 25 (OH) colecalciferolo di 62,5 ng/ml è risultato associato ad una riduzione del 50 % del rischio di tumore cerebrale, esofageo, pancreatico e di leucemia.
Attualmente i dati disponibili sull’integrazione della vitamina D nella riduzione del rischio di cancro sono ancora pochi. Diversi studi pre-clinici indicano che l’esposizione di cellule cancerogene e di cellule endoteliali di tessuto tumorale a dosi elevate di vitamina D interrompe la progressione del ciclo cellulare, induce l’apoptosi e rallenta o interrompe la crescita del tumore in vivo. La vitamina D induce inoltre una differenziazione nelle cellule neoplastiche che comporta la generazione di cellule che assumono fenotipo maturo quasi normale e combinata con il calcio ha ridotto il numero di tumori colon-rettali.

In conclusione, vorrei stimolarvi ad affidarvi sempre con rinnovata fiducia alla scienza, confidando sul valore di migliaia di ricercatori sparsi in tutto il mondo, dei veri cavalieri della vostra e nostra salute. Più daremo sviluppo alla scienza e più sarà possibile debellare tutte quelle malattie che ad oggi ci fanno ancora così paura.

Daniele Pietrucci


Sono un Biologo Nutrizionista, specializzato in Biochimica Clinica. Ricevo esclusivamente per appuntamento. Consulta la pagina dedicata www.correttalimentazione.it/appuntamenti.html per l'elenco aggiornato di tutti i centri dove sono presente. E' possibile prenotare anche online dai portali Dottori.it e MioDottore. Il contatto telefonico unico (anche WhatsApp) è 329 34 88 399. Non è possibile affrontare argomenti clinici al telefono: dobbiamo vederci a studio. Per conoscermi meglio visita il mio sito personale: www.danielepietrucci.it.

 

Dott. Daniele Pietrucci

Biologo Nutrizionista | Spec. Biochimica Clinica
Ordine Nazionale dei Biologi (sez. A) # 067433 

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